Zodiac e il mostro di Firenze: la teoria dell’acqua

2 Apr , 2024 - Podcast

TITOLO: Zodiac e il Mostro di Firenze: la teoria dell’acqua

AUTORI: M. Billi, G. Boscolo, E. Cava, in collaborazione con F. Amicone

NARRATORE: L. Ward, A. D’Alessio, S. Miraglia

NUMERO EPISODI E DURATA: 6 episodi da 32-52 min

DOVE ASCOLTARLO: principali piattaforme di streaming

GIUDIZIO: ★★★☆☆

Questo è uno dei casi in cui, ascoltando un podcast, si arriva a un altro podcast. Premetto che quando ci sono dei serial killer di mezzo la mia soglia dell’attenzione sale, ma è stato grazie alla puntata di Muschio Selvaggio dove Mr Marra e Fedez intervistano Valeria Vecchione e Daniele Trinchieri che mi sono appassionata a questa storia.

Tutto il podcast rotea attorno a una domanda, che spesso assume i tratti di una certezza: e se il più celebre serial killer italiano, il mostro di Firenze, e il più celebre serial killer americano, Zodiac, fossero la stessa persona?

Innanzitutto, quindi, si va a ripercorrere la storia criminale dei due serial killer per poi arrivare all’intuizione del giornalista Francesco Amicone che, appassionato della storia del Mostro di Firenze, inizia a mettere assieme i pezzi. Per prima cosa, i delitti del Mostro di Firenze che, per chi non lo sapesse, uccideva coppiette che si appartavano nelle campagne fiorentine, non avevano precedenti in Italia, ma erano invece delitti molto più comuni in territori anglosassoni e nel Nordeuropa. E quindi, allora, se il Mostro di Firenze fosse uno straniero? Bizzarro, poi, che il Mostro di Firenze ha iniziato a colpire proprio in concomitanza della cessione dell’attività di Zodiac. Amicone arriva a un nome: Joe Bevilacqua, militare statunitense che, dopo anni di missioni segrete tra Stati Uniti e Vietnam, si stabilisce a Firenze proprio quando il Mostro di Firenze inizia a colpire.

Amicone fa di questa storia la sua missione di vita e arriva anche anche a intervistarlo a casa sua e, dopo qualche incontro, Amicone sostiene che con lui Bevilacqua abbia confessato tutti i suoi crimini e si sia dichiarato pronto a costituirsi. Nel giorno stabilito però Bevilacqua nega tutto e denuncia Amicone per diffamazione.

La storia ha dell’incredibile, e raccontata così Amicone sembra il pazzo del quartiere, anche perché per la legge americana un colpevole per i crimini di Zodiac c‘era già, e per la legge italiana idem (Pietro Pacciani, con l’appoggio dei Compagni di Merende).

Le somiglianze tra Zodiac e il Mostro di Firenze però sono molte, e in alcuni casi fanno davvero accapponare la pelle. Tuttavia, la storia assume spesso dei tratti sensazionalistici e anche le differenze tra i due serial killer vengono prese come prove di un’evoluzione, cosa che, dal punto di vista logico, mi lascia quantomeno basita.

È comunque una storia che fa tenere il fiato sospeso, che fa venir voglia di saperne ancora, e raccontata molto bene, seppur priva di una controparte. Difatti, le notizie che non validano la tesi di Amicone non rappresentano nemmeno l’1% del totale dei fatti narrati, cosa che mi fa dubitare. Così come mi fa alquanto dubitare che un giornalista che ha passato la vita a cercare di smascherare un serial killer, quando poi riesce a intervistarlo, non lo registri.

Che dire? La storia in sé è estremamente affascinante, e andare alla scoperta di tutte le minuscole coincidenze è un viaggio quasi allucinatorio. Ma le fallacie logiche – è innegabile – sono molte, ed è palese che il podcast sia davvero troppo di parte.

Minus: per tutto il podcast hanno detto che la versione integrale era disponibile su Amazon Music, quindi mi sono fatta Amazon Music, e indovinate? Non c’era niente di più di quello che c’era su Spotify. Maledetto Jeff Bezos.

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