La valle dei fiori – Niviaq Korneliussen

18 Lug , 2024 - Libri

TITOLO: La valle dei fiori

AUTRICE: Niviaq Korneliussen

TRADUZIONE: Francesca Turri

GENERE: Narrativa

EDITORE: Iperborea

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2023

PAGINE: 320

CODICE ISBN: 9788870916706

GIUDIZIO: ★★★★★

Ho trovato questo libro in biblioteca: la copertina non mi ispirava, il titolo non mi diceva niente di che, l’autrice non la conoscevo. Eppure in qualche modo c’era qualcosa che mi attraeva. Ho ascoltato il richiamo e ho letto le prime righe: «Il corvo vegliò su di me finché non giunse la luce del giorno. Non sapeva che non era dall’oscurità che avrebbe dovuto proteggermi, ma dalla luce». Continuavo a non capire, ma il libro aveva ormai catturato tutta la mia attenzione, e pagina dopo pagina me ne sono, inevitabilmente, innamorata.

Di che si parla? Di suicidi, ed è chiaro fin dal primo istante. I capitoli procedono in ordine decrescente, e ognuno è scandito da qualche riga su una persona morta suicida.

La protagonista è una giovane groenlandese che va a studiare in Danimarca. Andare in Danimarca significa per lei scontrarsi col razzismo e i pregiudizi riservati ai rozzi groenlandesi, e soprattutto separarsi dalla sua ragazza. Significa sentirsi inadeguata e sola fin dal primo giorno. E Korneliussen descrive queste sensazioni con una tale precisione, con una tale lucidità, che delle volte ho dovuto interrompere la lettura perché era “troppo”. La protagonista (di cui non si sa il nome) non si sente amata, e fino a dove può spingersi una persona che non si sente amata? Fino a che punto è disposta ad andare per riuscire a ottenere un briciolo di amore, un briciolo di attenzioni? E se non ci si sente amati, si è davvero capaci di mostrare amore? O si finirà, inevitabilmente, per farsi travolgere ancora di più da quella spirale di malessere?

La tematica del libro è pesante, ma la realtà che nasconde lo è ancora di più: in Groenlandia, il tasso di suicidi è otto volte maggiore rispetto alla media mondiale. In Groenlandia, più di 50 persone decidono ogni anno di togliersi la vita, e in un paese di circa 56.000 abitanti dislocati in poche città, questa statistica sembra pesare ancora di più. Ne La valle dei fiori ci si chiede il perché, si prova a ottenere risposte, ci si chiede cosa stia facendo il governo per limitare questa epidemia. Ma le risposte non bastano per limitare la disperazione provocata dalla perdita di una persona amata.

Punto a favore de La valle dei fiori è la descrizione del paesaggio. Monti ricoperti di neve, strade ghiacciate su cui è facile scivolare, il vento che si infila nella pelle togliendo il respiro. Insomma, il paesaggio è un protagonista a pieno titolo: è vivo, e influenza gli animi, facendo mutare il tasso di suicidi.

Un’altra cosa che ho apprezzato molto di questo libro è stata la traduzione: non c’è niente lasciato al caso, e alcune parole sono state lasciate in groenlandese (con relativa nota, chiaramente) proprio per rispettare il testo originale e la cultura groenlandese, sempre più marginalizzata.

Che altro dire? Avrete intuito che non è un libro leggerissimo, ma è un libro intelligente, che conduce a un vortice di disperazione, e lasciarsi travolgere raramente è così piacevole.

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