
TITOLO: Se non muoio domani
AUTORE: Pablo Trincia
GENERE: lettura per ragazzi
CASA EDITRICE: De Agostini
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 14 maggio 2024
PAGINE: 160
COPERTINA: Nicola Magrin
CODICE ISBN: 9788833576701
GIUDIZIO: ★★★★★
Esistono storie che sono forti come un pugno nello stomaco. Sono difficili da leggere e ancor di più da scrivere, ma una volta iniziate, è impossibile fermarsi. Se non muoio domani è un esempio lampante di come sia possibile rimanere intrappolati nelle parole di un autore quando ha una capacità comunicativa impeccabile.
Pablo Trincia è uno dei più abili storyteller dell’attuale panorama italiano, i suoi podcast infatti sono tra i più apprezzati e seguiti di sempre, basta citare il recente E poi il Silenzio. Il disastro di Rigopiano, di cui consiglio vivamente l’ascolto. Oggi ho deciso di dar spazio ad una sua produzione perché dà luce a verità scomode, quelle che non si vedono spesso in tv o nei social. Ecco, io credo che mettersi in discussione sia fondamentale per scoprire ciò che esiste al di là del nostro orizzonte.
In questo libro si incontrano tre ragazzi di nazionalità e culture diverse, accomunati però dallo stesso desiderio: la salvezza. Fatima lo sa bene, cresciuta in un piccolo villaggio dell’Afghanistan, dove le possibilità di studiare ed emanciparsi sono inesistenti, soprattutto se si è donna e si vive sotto il regime dei Talebani. Anche Sasha ha molto da raccontare, di come la sua vita in Ucraina si sia fermata una gelida mattina di febbraio 2022, al suono straziante delle sirene che preannunciavano un attacco russo. Come si fa a dire addio alla propria quotidianità, abbandonando il presente alla ricerca di un futuro fatto di incertezze? A questa domanda non so rispondere, perché ho avuto il privilegio di nascere in un luogo sicuro che ho potuto definire casa. Ma c’è chi non ha ricevuto lo stesso trattamento dalla vita, per cui fuggire dal proprio paese è l’unico modo per sperare in un domani migliore. Omar, il terzo ragazzo di cui si conosce la storia, dimostra ai lettori come si è disposti a tutto pur di non rinunciare ai propri sogni. Il Gambia è la sua patria, lì ha tutto: la famiglia, i suoi amici e le sue abitudini. Purtroppo, la povertà che imperversa in questa terra cresce a dismisura e le condizioni di vita sono veramente misere: non può far altro che cercare di conquistarsi un futuro diverso altrove, con tutti i rischi e i pericoli che ne conseguono.
Se non muoio domani è un affresco in cui sono rappresentate tre storie parallele alla ricerca dello stesso finale, fatto di libertà da un presente opprimente. Le vicende dei protagonisti si alternano di pagina in pagina e i filoni narrativi vengono portati avanti contemporaneamente, questa tecnica permette di entrare nel cuore del libro in modo ancora più spontaneo. Inoltre, la scrittura di Trincia è diretta, chiara e senza fronzoli, così da rendere veramente scorrevole la lettura e la comprensione del testo. Parola dopo parola, si ha la sensazione di guardare negli occhi Sasha, Fatima e Omar, di sentire le loro voci e di incrociare i loro sguardi feriti da ricordi indelebili.
Un altro aspetto positivo di quest’opera è che non ha età, può essere diretta sia ad un pubblico giovane che attempato (come la sottoscritta) e le sensazioni sarebbero le stesse. La scorrevolezza della narrazione, abbinata al forte impatto emotivo suscitato dalle storie descritte, rende la lettura un’esperienza assolutamente positiva. Termino la recensione riportando un discorso pronunciato da Fatima, che mi ha davvero scossa e rapito il cuore:
«Aveva capito allora che le sue battaglie, che aveva pensato per le donne afghane, in realtà avevano superato i confini del suo paese, per arrivare alle donne di tutto il mondo. E il mondo era dalla sua parte. La sensazione di aver contribuito a cambiare le cose le dava la forza necessaria a sfidare i taleban. Se anche morissi, andrebbe bene lo stesso».
In conclusione, consiglierei questo libro ad un pubblico di lettori e lettrici? Assolutamente sì, è un viaggio che vi consiglio di intraprendere e di cui non vi pentirete.

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