Quante volte,
pure a remote distanze,
sul mare
o nell’abbraccio scosceso
dei monti,
Tu mi ritornavi ancora
E se fossi puro pensiero
potrei invertirti,
pensare al contrario,
ma sei materia di storia,
storia toccata con mano,
come le pietre ancestrali.
Ed io la teca di vetro fragilissima.

Il salotto dei morti
Chiacchiere dall'altro mondo