
TITOLO: Giù nella valle
AUTORE: Paolo Cognetti
GENERE: Narrativa
EDITORE: Einaudi
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2023
PAGINE: 128
CODICE ISBN: 978-88-06-26216-7
GIUDIZIO: ★★★★☆
A Fontana Fredda, in Valsesia vivono due fratelli. Luigi, il più grande, duro e fragile come un larice, in trentasette anni non se n’è mai andato dalla valle. Ha conosciuto sua moglie Betta facendo il bagno tra le betulle bianche nelle pozze del fiume. L’altro è Alfredo, il fratello minore, ombroso e resistente al gelo come un abete, irrequieto e attaccabrighe. Per non fare più guai ha scelto di scappare lontano, in Canada, tra gli indiani tristi e i pozzi di petrolio. Ma entrambi, oltre alla stamberga là in montagna, dal padre hanno ereditato la passione per l’alcol: bere senza sosta per giorni, crollare addormentati e riprendere il mattino dopo. Adesso che il padre se n’è andato, Alfredo è tornato a valle per liberarsi dei legami rimasti.
Il libro è un insieme di alcuni racconti brevi – uno per ogni personaggio – legati tra loro non solo dalla montagna che fa da sfondo ma anche da un’esile trama. Attraverso la scrittura senza troppi fronzoli tipica dell’autore, ci si immerge nelle sfide e nelle gioie della vita rurale, esplorando temi universali come il cambiamento, l’appartenenza e la ricerca di un significato più profondo delle cose. Cognetti dipinge con maestria i paesaggi mozzafiato delle Alpi e crea personaggi autentici e complessi che catturano l’attenzione e a volte il cuore dei suoi lettori. Con una narrazione che oscilla tra la malinconia e la speranza, Giù nella valle offre una riflessione profonda sulla natura umana e sull’importanza di trovare la propria strada nella vita.
Il romanzo si è però guadagnato il suo posto in cronaca anche per il ritratto a tinte fosche che emerge sulla Valsesia e la sua popolazione: trovo per certi aspetti le critiche fondate e giustificate, in quanto gli abitanti in effetti passano per degli ubriaconi violenti. La descrizione dell’ambiente della valle è invece sublime e rispecchia pienamente la realtà di un luogo che l’autore conosce molto bene.
Personalmente ho preferito la storia narrata nell’opera precedente dell’autore – Le otto montagne. Nonostante i due libri abbiano la stessa ambientazione e trattino temi a tratti simili, ho trovato il romanzo del 2016 più coinvolgente perché intraprende un vero e proprio viaggio negli animi dei suoi protagonisti mettendoli a nudo agli occhi di chi legge. Per non parlare poi dell’interpretazione a mio avviso meravigliosa di Alessandro Borghi e Luca Marinelli della trasposizione cinematografica del libro. Ciò però non toglie che Giù nella valle rimane un romanzo piacevole da leggere.

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