La camera azzurra – Georges Simenon

22 Mag , 2025 - Libri

AUTORE: Georges Simenon

TITOLO: La camera azzurra

GENERE: Giallo/Noir

CASA EDITRICE: Adelphi

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2003

PAGINE: 153

TRADUZIONE DI: Marina Di Leo

CODICE ISBN: 978-88-459-2248-0

GIUDIZIO: ★★★★☆

«Non c’era niente di reale nella camera azzurra. O piuttosto si trattava di una realtà diversa, impossibile da comprendere altrove».

Nell’Hotel des Voyageurs, situato in un paesino della provincia francese, c’è una camera azzurra. Qui il tempo non segue il suo normale corso, e la realtà è come sospesa sopra una compagine di giorni tutti uguali. La camera azzurra è il sogno di due amanti, Tony Falcone e Andrée Despierre. Ogni giovedì, in gran segreto e attraversando strade diverse, si incontrano e varcano la soglia di quello che è a tutti gli effetti il loro nido d’amore clandestino, un luogo di peccato e di passione sfrenata.

«Tua moglie ti chiederà spiegazioni?».
«Non credo».
«Mi ami, Tony?».
«Penso di sì…».
«Ti piacerebbe passare con me il resto della tua vita?».

Tony non sa ancora che si ritroverà spesso a ripercorrere, parola per parola, proprio questo breve e semplice dialogo con Andrée. Non sa ancora che un momento così banale sarà analizzato nei minimi dettagli nel corso di un processo che lo vedrà imputato di un crimine gravissimo.

George Simenon, prolifico autore belga di romanzi polizieschi, i più celebri dei quali hanno come protagonista il commissario Maigret, con La camera azzurra si cimenta in un’opera breve che non abbandona del tutto il genere, anzi gli conferisce uno stampo più psicologico, intimo e riflessivo.

Il tema centrale del romanzo, come si può facilmente intuire, è quello dell’adulterio, del tradimento inserito nella stretta cornice di una realtà di provincia dove le voci si diffondono veloci di bocca in bocca, come tra l’altro avviene in numerose altre opere che trattano di questo argomento.

L’originalità del romanzo, infatti, non sta tanto nelle varie implicazioni della tresca clandestina, quanto nella descrizione di ciò che avviene nella mente del protagonista.

Tony ha già avuto, in passato, piccole storie al di fuori del matrimonio, eppure quando Andrée ricompare nella sua vita in un giorno qualunque, quasi per caso, lo trascina in una passione che lui non avrebbe mai immaginato di poter provare per una persona come lei, nei confronti della quale è stato sempre indifferente.

L’impressione che ne scaturisce fin dall’inizio, infatti, è che Tony sia un uomo in balìa degli eventi e anche quando finalmente tenta di tirarsi fuori da una situazione ormai incresciosa, cercando di autoconvincersi che la sua sia una vita perfetta, gli eventi comunque lo travolgono di nuovo.

Il protagonista si ritrova vittima impotente di un processo in cui non ha voce in capitolo, ma paradossalmente basato quasi esclusivamente su voci di estranei alla vicenda: il postino, la vicina di casa, la bottegaia, il medico di famiglia, insomma, un processo alle intenzioni.

Appare chiara, a questo punto, la critica del sistema giudiziario in generale, quando questo si esprime in “processi alle streghe”, nella ricerca isterica di un capro espiatorio.

«Le parole non avevano più senso. E invece era proprio di questo che continuavano a occuparsi tutti con una solennità ridicola: di cose che non esistevano, di un uomo che esisteva ancor meno».

Eppure il dubbio rimane: Tony è veramente solo una vittima? Il suo atteggiamento distaccato dagli eventi, l’apatia che dimostra, non lo rende comunque un valido sospettato?

La scrittura si sofferma spesso sulle sue riflessioni e sono molti i momenti in cui il protagonista si interroga incredulo sulla matassa di eventi che lo hanno portato al banco degli imputati. Intanto, però,  il lettore si chiede se non sia tutto un complotto ai suoi danni o se anche Tony abbia la sua parte di colpa. L’amore palesemente tossico di Andrée nei suoi confronti, l’amore a tutti i costi, è forse parte di questo grande complotto?

«Mai aveva visto sulla sua bocca carnosa un sorriso che esprimesse così intensamente il trionfo dell’amore. Mai, con un solo sguardo, si era impossessata di lui in modo così totale».

Non proseguo oltre, per non rovinare la sorpresa ad altri lettori, ma ho apprezzato molto i vari spunti di riflessione che l’opera ha suscitato in me.

La lettura è molto scorrevole, lo stile semplice e gli espedienti letterari tipici del genere, come l’atmosfera di mistero, la ricerca di indizi e la suspense, rendono il tutto molto coinvolgente.

Anche per questo, mi sento di consigliarne la lettura.

Il salotto dei morti

Chiacchiere dall'altro mondo


, , , , ,

Comments are closed.