
TITOLO: Nonostante
REGISTA: Valerio Mastandrea
ANNO: 2024/2025
DURATA: 93 min
GENERE: drammatico
GIUDIZIO: ★★★☆☆
🔔 SPOILER ALERT 🔔
La pellicola, selezionata come film d’apertura della sezione Orizzonti alla 81ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, racconta di come un uomo è entrato in coma a seguito di un incidente piuttosto singolare, ma la situazione non sembra turbarlo: passeggia nel giardino dell’ospedale e percorre i suoi corridoi con quelli che ormai potrebbero essere definiti i suoi migliori amici. In tutto ciò l’arrivo di una nuova paziente scombussola la sua tranquillità e il protagonista è determinato a capire cosa questa donna abbia di tanto speciale.
Come al solito, ad attirare la mia attenzione è stato il cast: Valerio Mastandrea, oltre che ad esserne il regista, è anche uno dei protagonisti insieme a Laura Morante. È stata poi la trama a convincermi: prima di morire, la nostra anima vaga in un limbo in attesa del verdetto che la riporti in vita o che la soffi via per sempre. Idea geniale – a mio parere – interpretata divinamente da Laura Morante, la quale si cala alla perfezione nel suo personaggio cinico che ha ormai perso le speranze, ma che allo stesso tempo ha paura di perdere i suoi amici.
Devo però ammettere che il resto del film mi ha alquanto delusa: abituata forse ad altre bellissime interpretazioni di Valerio Mastandrea, mi aspettavo una visione dallo spessore pari a Perfetti Sconosciuti o Il primo giorno della mia vita – pellicola quest’ultima che tra l’altro tratta un tema non troppo diverso da quello di Nonostante. Ci troviamo di fronte ad una storia talmente anonima che i personaggi non hanno nemmeno un nome: il protagonista è Lui (Valerio Mastrandrea), il suo compagno di stanza è un Curiosone (Lino Musella), la loro amica più cara è una Veterana (Laura Morante) e la nuova arrivata è Lei (Dolores Fonzi). Speravo che il personaggio del Volontario (Giorgio Montanini), incaricato di regalare qualche sorriso al reparto, portasse con sé anche una svolta ma si è trasformato in un’altra occasione sprecata. Dotato della capacità di vedere e sentire le anime costrette in questo limbo, inizialmente pensavo si trattasse di un uomo che per via di un istinto suicida avesse in qualche modo conosciuto la morte riuscendole però a sfuggire, ma che proprio per questo avesse mantenuto un contatto con lei. E invece di questo ragazzo non si sa nulla: né la sua storia, né tanto meno perché riesce a comunicare con la combriccola protagonista di questa vicenda. La figura del Volontario è solo un esempio del potenziale sprecato di questo film.
Nonostante, dunque, aveva delle buone carte da giocare, ma finisce per perdersi tra incertezze narrative e scelte poco convincenti. Sicuramente non un film da dimenticare, ma che avrebbe potuto lasciare il segno.

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